Chi è Dylan Dog

DYLAN DOG, LA NASCITA DELL’INDAGATORE DELL’INCUBO

«L’impulso venne da Sergio Bonelli, che non voleva fermarsi e capì che era importante per la casa editrice lanciare personaggi nuovi. Studiai il progetto insieme al disegnatore Claudio Villa, per mesi. L’ultimo dettaglio che definimmo fu proprio la faccia di Dylan. I primi schizzi non mi erano piaciuti. Poi vidi al cinema Rupert Everett in “Another Country” e mi sembrò che potesse essere lo spunto giusto. Telefonai a Claudio perché ci lavorasse sopra.»
Tiziano Sclavi – “Max”, 1999

Basterebbe questa dichiarazione per riassumerne la nascita di un fumetto che nel giro di pochi anni venne ad essere definito un Cult.

Nel 1985 infatti, la Sergio Bonelli editore, decise di tornare ad occuparsi di fumetti tradizionali e Tiziano Sclavi propose al suo editore il genere dell’ Horror in alternativa alla fantascienza che caratterizzava gli anni ’80. «Io avevo pensato a questo genere perché al cinema ha sempre avuto un pubblico di affezionati che gli ha garantito la sopravvivenza».

Inizialmente il personaggio di Dylan Dog doveva essere ambientato a New York,  un detective solitario e senza spalla comica, già ma parlando del genere horror, l’Inghilterra e la sua Londra erano un ipotesi più che suggestiva… senza dimenticare che in America  c’era già Martin Mystère.

L’introduzione di una spalla comica fu un idea per evitare di incentrare l’intere storie sulle indagini e per stemperare un po’ la suspance del lettore. Groucho , l’assistente di Dog è sosia dell’attore Groucho Marx, con la caratteristica di fare battute o raccontare barzellette in qualsiasi situazione.

Da ciò si deduce che la serie venne ambientata a Londra «Lui vive a Londra, io in Inghilterra non ci sono mai stato» dichiarò Sclavi, e come protagonista un giovane investigatore privato… sorry “investigatore dell’ Incubo”.

Il volto di Dylan fu affidato a Claudio Villa, che su indicazione di Sclavi, colpito dalla “faccia da fumetto” di Rupert Everett, disegnò il personaggio che oggi conosciamo.

Ci siamo. Settembre 1986, il primo albo va in edicola… poche copie… cosa accadde?

Forse ci sarebbe voluta una Grouchata per stemperare gli animi di chi in una telefonata all’editore affermò:  «L’albo è morto in edicola, un fiasco!» difatti il vero successo non tardò e il distributore telefonò ancora: “E’ un boom, praticamente esaurito, forse dovremmo ristamparlo” Nel giro di pochi anni Dylan Dog diventa un best seller che porta Sclavi nel 1990 a vincere il premio Yellow Kid come miglior autore. Il 1991 è probabilmente il momento di maggior successo per la serie che, con il n. 69 “Caccia alle streghe”, arriva a superare Tex per numero di copie vendute.

Se l’orrore vi perseguita chiamate Dylan Dog. Indagherà sul vostro incubo con l’aiuto di Groucho e dell’ispettore di Scotland Yard Bloch.